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T3 - Escursione di montagna impegnativa (secondo la scala del CAS)
Di regola traccia visibile sul terreno, passaggi esposti possono essere assicurati con corde o catene, eventualmente bisogna servirsi delle mani per l'equilibrio. Se segnalato secondo norme FSS: bianco-rosso-bianco. Singoli passaggi con pericolo di cadute esposte, pietraie, versanti erbosi senza traccia e cosparsi di roccette. Esigenze: passo sicuro, buoni scarponi da trekking. Discrete capacità d'orientamento. Conoscenze base dell'ambiente alpino.

DESCRIZIONE

Il Pilatus è una montagna che tutti conoscono, ma quanti di voi sono già saliti (a piedi)? Noi no. Abbiamo quindi deciso di rimediare e salire su questa mitica montagna nella Svizzera centrale.

Ci sono diversi sentieri che portano alla vetta. Noi saliremo dal lato nord. Prima di camminare, prendiamo la cabinovia Kriens-Fräkmünteg, che ci permette di evitare una lunga salita nel bosco.

Partiamo dunque da Fräkmünteg, a un'altitudine di 1400 metri. Ci rimane quindi un dislivello di circa 700 metri.

Scegliamo di prendere il sentiero che aggira il Klimsenhorn sul lato est. L'itinerario inizia con una breve discesa lungo una strada sterrata. Il sentiero comincia dopo aver attraversato la sciovia che consente di riportare in quota i bob usati sulla slittovia estiva. La salita che condure alla cappella del Klimsenhorn è molto ripida. Si deve talvolta usare le mani per avanzare. Per questo motivo ho classificato questo sentiero nella categoria "difficoltà T3".

Chi vuole evitare questa salita può prendere la strada per Alpgschwänd, dove inizia un sentiero più facile (T2) per il Klimsenhorn.

Arrivando alla cappella del Klimsenhorn, si può salire sulla cima del Klimsenhorn. La vista è comunque la stessa. Inoltre, quando siamo saliti, la vetta era letteralmente invasa da mosche, tanto che abbiano dovuto fare il picnic altrove.

La seconda parte della salita al Pilatus (tra la cappella del Klimsenhorn e il Pilatus) è più convenzionale (difficoltà T2). Si raggiunge il sentiero panoramico del Pilatus dopo aver superato un cancello portale che serve a evitare che i "turisti in scarpe da ginnastica" (ossia quelli saliti in funivia o treno) si avventurino in itinerari per loro poco adatti.

Senza sorprese, la cima del Pilatus è molto frequentata e molto turistica (ci sono boutiques di vestiti e di orologi). Dietro al ristorante inizia il sentiero che porta alla vetta più alta della catena del Pilatus, chiamata Esel.

È ora tempo di ridiscendere. Fino al Klimsenhorn il percorso è lo stesso. Alla cappella, prendiamo il sentiero che si dirige verso ovest. La discesa verso Ober Lauelen è lunga e presenta passaggi relativamente ripidi (dotati di catene o corde). La difficoltà è T2+.

L'ultima parte, tra Ober Lauelen e Fräkmünteg, è più tranquilla. A meno che, come noi, abbiate un temporale dietro le spalle che si avvicina pericolosamente...

Il Pilatus

Il turismo sul Pilatus iniziò nel 1856 con la costruzione dell'Hotel Klimsenhorn (i cui lavori si conclusero nel 1860). La cappella annessa, ancora esistente oggi, fu inaugurata nel 1861.

L'Hotel Klimsenhorn fu distrutto nel 1967 dopo un incendio. La cappella fu conservata e rinnovata nel 1975 e nel 2004.

Sulla cima del Pilatus, nel 1860 fu aperto anche l'Hotel Bellevue. Ventinove anni dopo, nel 1889, fu inaugurata la ferrovia che collega Alpnachstad a Pilatus-Kulm. Prima a trazione a vapore, fu elettrificata nel 1937. Da notare che è ancora oggi il treno a cremagliera più ripido del mondo.

Il collegamento diretto con Lucerna fu istituito nel 1956 con la costruzione della cabinovia Kriens-Krienseregg-Fräkmüntegg e la funivia Fräkmüntegg-Pilatus.

Il Pilatus è oggi una destinazione turistica molto frequentata, in particolare da asiatici. In vetta ci sono inoltre diverse boutiques di moda e di orologi.

I turisti asiatici salgono e scendono in treno o in funivia. È quindi sufficiente camminare pochi minuti per ritrovare la calma.

Una vecchia cartolina ritraente l'Hotel Klimsenhorn e la cappella

L'Hotel Bellevue
Fonte: Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti