pubblicato il 03/02/17
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itinerario 85
MOLÉSON (e Vudalla)

 

Localizzazione:
Moléson-sur-Gruyères, regione della Gruyère, Canton Friborgo, Svizzera
Linea Gruyères - Moléson-sur-Gruyères
Autostrada A12 Berna-Yevey, uscita 4 (Bulle), continuare in direzione di Gruyères. A Pringy, svoltare a destra in direzione di Moléson-sur-Gruyères.
Partenza:
Moléson-sur-Gruyères
Grande parcheggio alla partenza della funicolare

Arrivo:

Moléson-sur-Gruyères
All'automobile

Dislivello:

1050 m 1050 m
Punto più basso: Moléson-sur-Gruyères 1100 m
Punto più alto: Moléson 2002 m

Itinerario:

Moléson-sur-Gruyères   Plan Francey   Le Moléson   Gros-Moléson   La Vudalla   Les Traverses   Moléson-sur-Gruyères
Durata:
Moléson-sur-Gruyères 1h Plan Francey 1h 15min Le Moléson 1h Gros-Moléson 45min La Vudalla 20min Les Traverses 50min Moléson-sur-Gruyères

Totale: 5h 10min
Difficoltà:
Nessuna in particolare. Il sentiero tra La Vudalla e Les Traverses non è marcato né segnalato. È tuttavia presente su tutte le cartine topografiche (una volta era sentiero ufficiale, a Les Traverses c'è ancora del resto un vecchio cartello escursionistico).

T2 - Escursione di montagna (secondo la scala del CAS)
Sentiero con tracciato evidente e salite regolari Se segnalato secondo norme FSS: bianco-rosso-bianco. Terreno talvolta ripido, pericolo di cadute esposte non escluso. Requisiti: passo sicuro, scarponcini da trekking consigliati. Capacità elementari d'orientamento.

Punti di ristoro:
A Moléson-sur-Gruyères, a Plan Francey e al Moléson
Varianti:
A Gros-Moléson, scendere direttamente fino a Moléson-sur-Gruyères
Commento:
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Data:
Escursione effettuata il 16 ottobre2016
Partecipanti:
image
Claudio Nicolas
Collegamenti internet (fonti):
La storia della cestovia della Vudalla sul sito del giornale La Gruyère (in francese)
Documenti scaricabili:
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Altri itinerari nella regione:
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CARTINE

 

DESCRIZIONE

Il Moléson. Chi non conosce questa famosa montagna delle Prealpi friburghesi? Montagna che domina l'altrettanto famosa regione della Gruyère. La maggior parte delle persone ci vanno in funivia, noi preferiamo salire con le nostre gambe.

Ci troviamo così una mattina di novembre a Moléson-sur-Gruyères. Mi piace camminare in autunno: non fa troppo caldo, la natura che si prepara per l'inverno è stupenda e la probabilità di avere una giornata con una buona visibilità è maggiore.

Dopo aver parcheggiato la macchina, ci dirigiamo verso il villaggio di Moléson-sur-Gruyères. Poco prima di giungere alle prime case, si gira a sinistra e si inizia a salire in direzione di Plan-Francey.

La salita è regolare e piacevole. Prima si cammina su un sentiero, poi lungo una strada sterrata. A Plan-Francey si continua lungo questa strada in direzione ovest. Non bisogna prendere il sentiero che sale dritto verso la cima del Moléson: si tratta dell'itinerario per raggiungere la via ferrata.

I primi 1,5 km lungo questa strada sono pianeggianti, poi, dopo aver lasciato la strada per un vero sentiero, il cammino si fa più ripido. Ad un'altitudine di 1760 metri, all'ingresso della valle che conduce al Moléson, bisogna attraversare una zona calcarea, che può essere scivolosa in caso di tempo umido.

Arrivati in cima l'avrete ormai notato, il Moléson è una montagna molto affollata. La vista è comunque bella: ai nostri piedi si può ammirare la città di Bulle e Gruyères con il suo castello.

Per scendere, propongo di prendere il sentiero che parte in direzione sud verso Gros-Moléson. La prima parte è relativamente ripida, passata la biforcazione al punto 1579 il sentiero diventa però pianeggiante per circa un chilometro.

A Gros-Moléson, potremmo scendere direttamente a Moléson-sur-Gruyères, decidiamo però di fare una deviazione via La Vudalla. Partiamo quindi in direzione est, verso questa montagna. Il sentiero è molto meno affollato (e mantenuto) di quelli che portano al Moléson.

La cima della Vudalla è costituita da una collinetta erbosa che, non lo nascondo, non è molto interessante. La storia di questa montagna è però molto più intrigante: La Vudalla, come il suo fratello maggiore Moléson, aveva anche lei un proprio impianto di risalita: una cestovia costruita nel 1963.


La cestovia, sullo sfondo il Moléson

La cestovia non fu tuttavia mai redditizia: necessitava di almeno 100'000 clienti all'anno ma non ne ha mai avuti più di 30'000. Il problema principale era costituito dal fatto che dalla fine delle piste bisognava camminare almeno 5 minuti (in salita) per tornare alla partenza dell'impianto.

La Vudalla ha vissuto il suo momento di gloria a metà degli anni Sessanta, quando il Consiglio federale in corpore aveva utilizzato la cestovia durante una delle sue escursioni annuali. Da quel giorno agli escursionisti veniva consegnato un "Diploma della camminata del Consiglio federale". Dopo essere stata in stato d'abbandono per oltre un decennio, la cestovia fu smantellata nel 2001.

Immagino che quando la cestovia era ancora in servizio, il numero di escursionisti fosse molto più alto. Ritengo quindi che all'epoca il sentiero che dalla Vudalla scende verso Les Traverses (che non fa parte dei percorsi ufficiali ma è indicato sulle tutte mappe topografiche) facesse parte della rete ufficiale e che fosse indicato e segnalato come tale.

Oggi bisogna invece cercare dove inizia guardando bene le cartine geografiche. L'alternativa è seguire il percorso ufficiale che ha però un grande difetto: segue per lo più una strada asfaltata.

Scegliamo quindi di scendere verso Les Traverses. Qui c'è un vecchio cartello escursionistico, che è però stato girato. Le indicazioni che fornisce sono dunque errate. La presenza di questo cartello significa in ogni caso che il sentiero era una volta parte della rete ufficiale.

A Les Traverses bisogna prendere la strada agricola che parte in direzione nord-est. Dopo pochi minuti si passa accanto a una sciovia abbandonata i cui cavi sono stati parzialmente inghiottiti dalla vegetazione.

Ancora pochi minuti e si arriva su una strada dove si ritrova l'itinerario ufficiale. Dopo circa un chilometro si passa accanto alla stazione di partenza della vecchia sciovia, che deve essere fuori servizio da almeno un decennio. Ma perché non la smontano?

Ancora pochi minuti e ci ritroviamo al punto di partenza dell'escursione, a Moléson-sur-Gruyères.

 

FOTO


La Vudalla (sulla sinistra) e il Moléson (sulla destra)


tra Moléson-sur-Gruyères e Plan Francey


Il Moléson visto dal Plan Francey


"ci siamo quasi"


"siamo arrivati!"


Le Moléson: la vista in direzione sud


Le Moléson: la vista su Bulle


Le Moléson: la vista sul castello della Gruyère


poco prima di Gros-Moléson


il vecchio cartello escursionistico


sciovia abbandonata


sciovia abbandonata


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