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Arrivo: Ste-Croix, Giura vodese, Canton Vaud, Svizzera
Linea Yverdon-les-bains - Ste-Croix

Arrivo:

Dislivello:

Itinerario:

T2 - Escursione di montagna (secondo la scala del CAS)
Sentiero con tracciato evidente e salite regolari Se segnalato secondo norme FSS: bianco-rosso-bianco. Terreno talvolta ripido, pericolo di cadute esposte non escluso. Requisiti: passo sicuro, scarponcini da trekking consigliati. Capacità elementari d'orientamento.

DESCRIZIONE

L'escursione che vi propongo oggi ci porta da Môtiers, nella Val de Travers (NE), a Ste-Croix (VD). Dato che i punti di inizio e arrivo sono abbastanza lontani tra di loro, consiglio di ricorrere ai mezzi pubblici.

La mia giornata comuncia così alla stazione ferroviaria di Môtiers. La passeggiata inizia attraversando le strade del paese, lungo la Grande Rue. Lungo questa via si passa accanto alla casa-museo dell'assenzio, celebre bevanda originaria della Val de Travers. Non mi fermo: la strada è lunga, meglio non "sabotare" fin da subito le mie gambe.

Arrivato nel bosco, al Punto 757 sulla Carta nazionale, svolto a sinistra per fare una piccola deviazione: voglio infatti vedere la cascata di Môtiers e la sua grotta. Faccio una sorta circuito intorno alla Côte Bruette e ritorno al Punto 757.

Qui entro nella valle che porta alle gole chiamate Pouetta Raisse. Il fiume che seguo sembra avere diversi nomi: du Breuil, Le Bied, Le Ried. Questa parte della gita, fino all'inizio delle gole, è abbastanza monotona, non lo nascondo.

La traversata delle gole di Pouetta Raisse è invece molto interessante: per superarle occorre salire su alcune scalette metalliche e camminare su passerelle. Purtroppo quando sono passato io non c'era praticamente acqua nel ruscello. Il sito è comunque più che meritevole.

All'uscita delle gole, al Punto 1131, seguo il sentiero che parte in direzione sud-ovest. Poco dopo aver superato Les Cernets Dessus, mi incammino sulla strada asfaltata che conduce al ristorante La Grandsonne Dessus, dove posso consumare un buon pranzo.

Il pomeriggio inizia con gli ultimi 120 metri di dislivello che mi separano dallo Chasseron. La salita si fa su un pascolo che mi ricorda vagamente il pendio sud-est dello Chasseral. Il paesaggio è bellissimo.

La cima dello Chasseron è anche molto suggestiva, in particolare il lato roccioso situato a nord-est. La gita prosegue lungo la cresta fino a Les Avattes. Qui inizia la discesa "a rotta di collo" che porta a Ste-Croix. Prima su una pista da sci, poi all'interno di un fitto bosco. Giusto il tempo di bere una - meritata - birra e sono già sul treno che mi riporta in pianura, a Yverdon-les-Bains.