pubblicato il 03/02/17
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itinerario 80
GIRO DEL MONT FORT

 

Localizzazione:
Tra Verbier e Nendaz, Vallese centrale, canton Vallese, Svizzera
Linea Sion – Nendaz – Siviez (cambiare a Nendaz)
Autostrada A9, uscita n° 26 (Sion-Ouest) o 27 (Sion-Est), continuare in direzione di Nendaz, poi seguire la biforcazione per Siviez
Partenza:
Siviez
Posteggiare a Siviez (grande parcheggio gratuito)
L'escursione inizia alla stazione superiore della funivia Tortin-Col des Gentianes (per arrivare a Tortin, a Siviez prendere la seggiovia per Tortin)

Arrivo:

Siviez
L'escursione termina alla stazione superiore della seggiovia Siviez - Combatseline ("télésiège de Novelli")

Dislivello:

490 m 1100 m
Punto più basso: Combatseline 2238 m
Punto più alto: Col de la Chaux 2940 m

Itinerario:

Siviez Tortin Col des Gentianes   Pt. 2706   Col de la Chaux   Lac du Pt Mont Fort   Col de Louvie   Pt. 2826   Lac du Grand Désert   Cabane St. Laurent   La Gouille   Chervé   Combatseline Tortin
Durata:
Siviez Tortin Col des Gentianes30min Pt. 2706 40min Col de la Chaux 1h Lac du Pt Mont Fort 30min Col de Louvie 40min Pt. 2826 45min Lac du Grand Désert 20min Cabane St. Laurent 20min La Gouille 55min Chervé 30min Combatseline Tortin

Totale: 6h 10min
Difficoltà:
Sentiero bianco-rosso-bianco (difficoltà T3) per tutto il percorso salvo per il Col de la Chaux (bianco-blu-bianco, difficoltà T4). Quando abbiamo effettuato l'escursione (agosto 2016) c'era ancora molta neve.

T4 - Itinerario alpino (secondo la scala del CAS)
Sentiero non sempre individuabile, itinerario a tratti senza tracciato, talvolta bisogna servirsi delle mani per la progressione. Se segnalato secondo norme FSS: bianco-blu-bianco. Terreno abbastanza esposto, pendii erbosi delicati, versanti erbosi cosparsi di roccette, facili ghiacciai senza neve. Esigenze: dimestichezza con terreni esposti, scarponi da trekking robusti. Buone capacità d'orientamento e di valutazione del terreno. Conoscenze dell'ambiente alpino.

T3 - Escursione di montagna impegnativa (secondo la scala del CAS)
Di regola traccia visibile sul terreno, passaggi esposti possono essere assicurati con corde o catene, eventualmente bisogna servirsi delle mani per l'equilibrio. Se segnalato secondo norme FSS: bianco-rosso-bianco. Singoli passaggi con pericolo di cadute esposte, pietraie, versanti erbosi senza traccia e cosparsi di roccette. Esigenze: passo sicuro, buoni scarponi da trekking. Discrete capacità d'orientamento. Conoscenze base dell'ambiente alpino.

Punti di ristoro:
Ristoranti al Col des Gentianes, a Combatseline e a Tortin. C'è inoltre la Capanna St. Laurent.
Varianti:
A Chervé scendere a piedi fino a Siviez (Chervé-Siviez: 1h)
Commento:
---
Data:
Escursione effettuata il 3 agosto 2016
Partecipanti:
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Claudio Bianci
Collegamenti internet (fonti):
Sito degli impianti di risalita (in tedesco, francese e inglese)
Altri itinerari nella regione:
Itinerario 2: Mont Gelé
Itinerario 17: Pierre Avoi
Itinerario 36: Dent de Nendaz
Itinerario 54: Due "bisses" a Nendaz

 

CARTINE

 

DESCRIZIONE

Il punto di partenza di questa escursione è fissato al Col des Gentianes, facilmente raggiungibile con gli impianti di risalita da Siviez-Tortin o Verbier. Iniziamo la nostra gita con una breve discesa in direzione sud lungo una strada sterrata tracciata alla fine degli anni '70 del secolo scorso per la costruzione della funivia (peccato non abbiano preferito l'opzione elicottero).

Dopo circa 100 metri di dislivello, al punto 2706, si lascia la strada per prendere il sentiero che parte in direzione sud-est verso il Col de la Chaux. Il sentiero è segnato bianco-blu-bianco, la difficoltà è T4. Questo sentiero, tuttavia, era un tempo segnalato in bianco-rosso-bianco. Non presenta infatti difficoltà particolarmente elevate. Ha forse cambiato colore per scoraggiare i cosiddetti "turisti con le scarpe da tennis".

Nonostante abbiamo fatto questa escursione nel mese di agosto, c'era ancora molta neve prima, sul e dopo il Col de la Chaux (ciò può forse contribuire a giustificare il cambiamento del colore della segnaletica in bianco-blu-bianco). Dopo il colle, lungo la valle che porta al lago del Petit Mont Fort, il sentiero era completamente invisibile, sepolto sotto uno spesso strato di neve di circa un metro.

Grazie alle nuove tecnologie (cartine sul natel) alle vecchie (carta nazionale su carta) e al nostro formidabile senso dell'orientamento, non abbiamo avuto alcuna difficoltà a trovare il sentiero per il Lago del Petit Mont Fort. Questo specchio d'acqua, ai piedi del Mont Fort, è molto suggestivo. Tuttavia, l'idea di farci il bagno non ci attraversa neanche l'anticamera del cervello: viste le placche di neve galleggianti sulla sua superficie, la sua temperatura è sicuramente più che gelida...

Dopo il lago, troviamo un sentiero segnalato in bianco-rosso-bianco e continuiamo a salire verso il Col de Louvie. Anche questo colle è rivestito con uno strato di neve che, tuttavia, appare meno spesso rispetto a quello del passo precedente.

Dopo il colle, c'è una breve discesa fino a una pianura che fino a pochi anni fa (vedi cartina animata) era ricoperta da un ghiacciaio. Nella carta nazionale del 2001, il sentiero attraversa ancora parte del ghiacciaio. Ciò non è più il caso nell'edizione successiva pubblicata nel 2010.

Dopo aver attraversato l'altopiano ed essere risaliti fino al bivio situato al punto 2826, il sentiero segue la valle plasmata dal ghiacciaio fino al Lac du Grand Désert. Ancora una piccola discesa e siamo alla Cabane St-Laurent.

Evoluzione del ghiacciaio
L'evoluzione del ghiacciaio tra il 1977 e il 2010

L'escursione prosegue su una strada (ma ci sono delle scorciatoie) fino a La Gouille dove, per non camminare troppo a lungo sulla strada, abbiamo deciso salire fino al vecchio Bisse de Chervé.

L'ultima parte della gita, lungo il bisse abbandonato, è facile e piacevole. A Chervé c'è un bivio: qui si può scendere direttamente a Siviez, oppure, come noi, continuare lungo il bisse fino a Combatseline. Qui si può scendere a Siviez in seggiovia. Da notare che il vecchio bisse proseguiva ancora per qualche chilometro fino Thyon.

 

Il Bisse di Chervé

Secondo il Museo vallesano dei bisses, il Bisse de Chervé è stato costruito tra il 1859 e il 1862 ed è stato utilizzato per irrigare i pascoli di Thyon. Non si conosce la data in cui è stato abbandonato. A quanto pare è stato usato solo pochi anni. Il sentiero che correva lungo il bisse esiste ancora tra la presa d'acqua e Combire. Tra quest'alpe e Thyon sul suo percorso è stata costruita una strada forestale.

 

FOTO


Col des Gentianes: la vista sul Mont Fort


il sentiero per il Col de la Chaux è qui davanti, da qualche parte sotto la neve


speriamo che gli scarponi siano impermeabili!


Col de la Chaux: vista sui Dents du Midi


vista sul Gran Combin


il lago del Petit Mont Fort


poco prima del Col de Louvie


flora poco prima del Col de Louvie


pausa al Col de Louvie davanti al ghiacciaio del Grand Désert


vista sul pianoro antistante il ghiacciaio del Grand Désert


attraversamento di un torrente sul pianoro antistante il ghiacciaio del Grand Désert


il bivio situato al punto 2826


il bivio situato al punto 2826


il lago del Grand Désert


la Prinste a La Gouille


lungo il Bisse de Chervé, sopra il lago artificiale di Cleuson


© Claudio Filipponi - per informazioni:
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