pubblicato l'11/01/12
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itinerario 50
IL SENTIERO DEI BISSES A LA TZOUMAZ

Vieux bisse e Biesse de Saxon

 

Localizzazione:
La Tzoumaz, comune di Riddes, canton Vallese, Svizzera
Linea Riddes - La Tzoumaz (Mayens-de-Riddes)
Strada Riddes (autostrada A9, uscita n° 24) - La Tzoumaz (Mayens-de-Riddes)
Partenza:
La Tzoumaz, centre
Numerosi posteggi al centro di La Tzoumaz

Arrivo:

La Tzoumaz, centre
All'automobile

Dislivello:

254 m 254 m
Punto più basso: Chapelle d'été 1460 m
Punto più alto: Bisse de Saxon 1720 m

Itinerario:

La Tzoumaz, centre (1)   Vieux bisse (2)   strada (3)   sorgente del Vieux bisse (4)   (5)   "Maison de la forêt" (6)   Bisse de Saxon (7)   "Martello del bisse" (8)   (7)   (9)   La Tzoumaz, centre (1)   Chapelle d'été (10)   La Tzoumaz, centre (1)
I numeri corrispondono ai punti segnati sulla cartina
Durata:
La Tzoumaz, centre (1) 5min Vieux bisse (2) 20min strada (3) 10min sorgente del Vieux bisse (4) 20 min (5) 10 min "Maison de la forêt" (6) 5 min Bisse de Saxon (7) 10 min "Martello del bisse" (8) 10 min (7) 30 min (9) 25 min La Tzoumaz, centre (1) 15 min Chapelle d'été (10) 20 min La Tzoumaz, centre (1)

Totale: 3h
I numeri corrispondono ai punti segnati sulla cartina
Difficoltà:
Nessuna

T2 - Escursione di montagna (secondo la scala del CAS)
Sentiero con tracciato evidente e salite regolari Se segnalato secondo norme FSS: bianco-rosso-bianco. Terreno talvolta ripido, pericolo di cadute esposte non escluso. Requisiti: passo sicuro, scarponcini da trekking consigliati. Capacità elementari d'orientamento.

Punti di ristoro:
Ristoranti a La Tzoumaz
Varianti:
Vedi testo qui sotto
Commento:
---
Data:
Escursione effettuata l'11 settembre 2011
Partecipanti:
image
Claudio
Collegamenti internet (fonti):
www.suone.ch (Inventario dei bisses del Vallese realizzato da Johannes Gerber (in francese e tedesco))
Le musée des bisses d'Ayent (in francese e tedesco)
Altri itinerari nella regione:
Itinerario 2: Mont Gelé
Itinerario 17: Pierre Avoi
Itinerario 23: Isérables - Riddes
Itinerario 36: Dent de Nendaz

 

CARTINE

 

DESCRIZIONE

Oggi vi invito a scoprire il Sentiero dei bisses - parola che designa i canali d'irrigazione costruiti sulle montagne vallesane - di La Tzoumaz (Mayens de Riddes). La gita inizierà risalendo il Vieux bisse per poi percorrere una parte del Bisse de Saxon. È importante effettuare il percorso in senso orario, i cartelli (presenti su tutto il persorso) esistono infatti in questa unica direzione.

Il punto di partenza è la piazzetta centrale di La Tzoumaz, di fronte al pub. Il Sentiero dei bisses inizia qui (cercate il cartello con la scritta "Sentier des bisses").

Iniziamo dunque risalendo una strada asfaltata, passiamo in seguito accanto ad alcuni condomini costruiti durante lo sviluppo della stazione sciistica, negli anni 1970-1980. Dopo pochi minuti entriamo nel bosco e incontriamo il Vieux Bisse. Purtroppo nel canale c'è acqua solo su una distanza di cento metri circa, in seguito il letto del bisse è completamente asciutto. Qui il sentiero attraversa una zona di chalets, non tutti con una estetica impeccabile.

Quando era bambino l'acqua scorreva ancora nel bisse. Il canale è stato d'altronde completamente ristrutturato nel 1990. Ora è però abbandonato. Mi chiedo cosa aspetti l'Ufficio turistico di La Tzoumaz per rimettere l'acqua nel canale, tanto più che il Vieux bisse è parte integrante dell'escursione ufficiale "Sentier des bisses".

20 minuti dopo aver lasciato La Tzoumaz arriviamo ad una strada asfaltata che seguiamo su una distanza di circa 250 metri. Dove questa effettua un tornante ritroviamo il sentiero del Vieux bisse, penetriamo nel bosco e ci dirigiamo verso la Fare (il torrente che scende dai Lacs de Vaux). Questa parte del Bisse è abbandonata da decenni (probabilmente dall'inizio del 1960).

Dopo 10 minuti di salita raggiungiamo una strada sterrata. Qui (100 metri sulla sinistra) c'era la sorgente del Vieux bisse, ossia dove il canale captava l'acqua della Fare. Qui inizia un ripido sentiero non segnalato che sale fino al Bisse de Saxon (vedi linea tratteggiata sulla cartina). Noi scegliamo tuttavia di continuare seguendo il percorso ufficiale.

Seguiamo quindi la strada sterrata - totalmente pianeggiante - per circa un chilometro. Poi giriamo a sinistra e iniziamo una ripida salita - sempre su una strada sterrata - fino alla cosiddetta "Maison de la forêt". All'interno di questa struttura c'è una mostra dedicata agli animali della foresta. Ci sono molte bestie imbalsamate. L'entrata è libera. C'è anche una buvette per chi ha sete.

Dopo una breve pausa iniziamo a salire verso il Bisse de Saxon che raggiungiamo dopo pochi minuti. Arrivati a questo canale non seguiamo il cartello che ci invita a girare a destra, ma proseguiamo sulla sinistra per circa 400 metri. Qui si trova il "Martello degli Bisse", aggeggio che serviva ai guardiani per sapere se l'acqua continuava a scorrere (quando il martello non faceva più rumore ciò significava che c'era un problema). Qui c'è anche un'area pic-nic.

Dopo essere ritornati al bivio per la "Maison de la forêt" continuiamo a camminare lungo il Bisse de Saxon. Attraversiamo una pista da sci, passiamo sotto una seggiovia, sotto una cabinovia e dopo circa 30 minuti arriviamo al bivio che ci invita ad abbandonare il bisse per far ritorno a La Tzoumaz. Il Bisse de Saxon continua fino a Boveresse, ma questa escursione sarà presentata un'altra volta.

Circa 25 minuti dopo aver lasciato il Bisse arriviamo al centro di La Tzoumaz. Abbiamo così completato il circuito.

Se avete ancora tempo, vi consiglio di continuare a scendere fino alla Chapelle d'été. Il percorso, segnalato, inizia circa 100 metri a nord-ovest della piazzetta centrale. Il sentiero è quello del Vieux bisse, il canale che abbiamo risalito all'inizio della nostra gita. Una volta giunti alla Chapelle d'été (la si raggiunge in circa 15 minuti) continuate a scendere e scoprirete la parte più spettacolare dei canali di irrigazione di La Tzoumaz (vedi foto).

 

I bisses del Vallese

In Vallese, così come avvenuto in altre regioni alpine caratterizzate da scarse precipitazioni, nel corso dei secoli si è sviluppata una complessa rete di canali di irrigazione - chiamati bisses nel Vallese romando e suone in Alto Vallese - che permettono all'acqua di raggiungere prati, campi e terreni che, senza questa preziosa materia prima, sarebbe improduttivi. Dalla fine del XIX secolo, tuttavia, l'economia alpina inizia a perdere importanza, in particolare a causa della migrazione della popolazione verso le zone urbane. Contemporaneamente i canali irrigui, che hanno permesso per secoli la sopravvivenza delle popolazioni in queste regioni, iniziano, lentamente ma inesorabilmente, a soffrire di questa situazione: alcuni bisses non sono più utilizzati, altri sono invece sostituiti da tubi interrati in modo da alimentare più facilmente i nuovi sistemi di irrigazione a pioggia.

Ma i canali d'irrigazione non hanno forse detto la loro ultima parola: negli ultimi anni si è infatti capito quale sia la loro importanza, e non solo dal punto di vista storico. Questi canali, ad esempio, svolgono un ruolo ecologico da non sottovalutare: l'acqua che si infiltra nel suolo rende i bisses dei veri e propri micro-ecosistemi.

Non bisogna poi dimenticare l'aspetto turistico: i canali d'irrigazione sono ad esempio parte integrante dell'offerta turistica del canton Vallese. L'ufficio turistico ha anche pubblicato un opuscolo dove si presentano alcune passeggiate da effettuare lungo i canali.


Cartoline d'epoca

Il Bisse de Saxon
Con i suoi 32 chilometri, il Bisse de Saxon è (era) il canale più lungo di tutto il Vallese. L'acqua era captata a Siviez (a 1850 metri), nel territorio del comune di Nendaz. Dopo essere transitato sulle alture di Haute-Nendaz, d'Isérables e di La Tzoumaz, arriva a Boveresse (a 1500 metri), sopra Saxon. Alla sorgente, a Siviez, il bisse aveva una portata di 350 litri al secondo, al termine del suo periplo ne aveva ancora circa 200. A differenza della maggior parte dei bisses vallesani, che sono stati costruiti tra il XIII secolo e il XV secolo, il Bisse de Saxon è stato scavato tra il 1863 e il 1876. Il canale fu construito poiché la coltivazione delle albicocche, che inizio a metà del XIX secolo, necessitava un approvvigionamento in acqua continuio. Orbene, le terre sulle alture di Saxon (a Boveresse) potevano contare solo su torrenti sporadici.
Molti manufatti sono stati costruite lungo il suo percorso, come muri a secco e gallerie. Alcuni sono ancora visibili oggi. Quattro guardie sorvegliavano in modo permanente il canale. I guardiani vivevano in alcune casette - tuttora esistenti - disposte lungo il Bisse. Il loro principale compito era di provvedere alle riparazioni d'emergenza, in particolare dopo i temporali. Per aiutarli in questo copito esistevano dei martelli che funzionavano con l'acqua del bisse (quando il martello non faceva più rumore ciò significava che c'era un problema).
Nel 1964 fu inaugurata una condotta sotterranea che permise a Boveresse di beneficiare di un approvvigionamento in acqua molto più facile e sicuro. Fu così possibile risparmiare la costosa manutenzione del bisse che fu abbandonato nel 1966.
Il canale rimase completamente asciutto fino alla fine del 1990 quando, sotto l'impulso di una associazione chiamata "Garde du Bisse" (guardia del bisse), fu possibile rinnovarlo sulle alture di Nendaz e La Tzoumaz. Da quel momento l'acqua scorre nuovamente in queste due sezioni, ma con un obiettivo unicamente turistico. Il resto del percorso è completamente abbandonato e la natura ha spesso cancellato le tracce del vecchio canale.

Il Vieux bisse
Se è molto facile ottenere informazioni sul Bisse de Saxon, è quasi impossibile trovare notizie sul Vieux bisse. Non è nemmeno presente nell'inventario ufficiale dei canali d'irrigazione realizzato dal canton Vallese.
Non ho assolutamente nessuna idea circa il periodo di costruzione. È comunque possibile che sia stato scavato 600-700 anni fa. Per quanto concerne la data dell'abbandono, tenendo conto di tutti gli elementi a mia disposizione (ricordi, testimonianze), suppongo che non sia più utilizzato dall'inizio degli anni '60, se non prima. In ogni caso, prima della costruzione della strada Riddes - La Tzoumaz.
L'ultima parte del bisse, tra Villy e Som de Proz, è infatti stata distrutta per far posto alla strada. Dal momento che il canale è stato costruito principalmente per irrigare i prati di Som de Proz (anche se questa ipotesi è ancora tutta da confermare), l'interruzione causata dalla costruzione della strada ha probabilmente decretato la morte del bisse.
Forse era ancora usato per irrigare i pascoli a La Tzoumaz (che all'epoca si chiamava ancora Mayens-de-Riddes). In questo caso è stato lo sviluppo del turismo invernale e la costruzione dei numerosi condomini oggi presenti a dare il colpo di grazia finale al bisse. Invito chiunque abbia informazioni più dettagliate su questo bisse a contattarmi.
A proposito, non sono nemmeno sicuro del nome del canale: la denominazione "Vieux bisse" è utilizzata dall'ufficio turistico, ma è davvero quella corretta?

Il terzo bisse
Secondo il sito www.suone.ch esiste un terzo bisse a La Tzoumaz. Fino alla redazione di questo testo ignoravo la sua esistenza. Conoscendo il posto, posso dire senza timore di essere smentito che oggi non resta alcuna traccia di questo canale. Al suo posto è infatti stata costruita una strada. La bassa pendenza di questa strada sembra comunque confermare l'esistenza di questo bisse del quale non so assolutamente nulla.

 

FOTO


il Vieux bisse


il Vieux bisse attraversa una zona di chalets


il "martello segnalatore" del Bisse de Saxon


vista sulla valle del Rodano


il Bisse de Saxon


il Bisse de Saxon


il Bisse de Saxon ridotto a un rigagnolo


il Vieux bisse appena sotto la Chapelle d'été


© Claudio Filipponi - per informazioni:
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